6 gennaio: accogliere e restituire

Con l’inizio del nuovo anno, ti invito a concederti un tempo sacro.

Uno spazio in cui rallentare, ascoltare e aprirti al mistero di ciò che può emergere quando scegliamo di ricevere e di restituire. Epifania del Cuore è il titolo dell’incontro di meditazione guidata che si terrà sabato 6 gennaio alle ore 10:00 su Zoom. Un’occasione per iniziare il 2025 con un cuore disponibile, radicato nella consapevolezza di ciò che abbiamo attraversato e aperto verso ciò che ancora può arrivare.

Ci sono momenti nella vita in cui ciò che abbiamo costruito, con fatica e amore, diventa la nostra sicurezza. Una struttura solida che ci protegge, ma che talvolta può anche isolarci. Temiamo di esporci, di accogliere nuove opportunità per paura di mettere a rischio quella solidità conquistata.

Ma la vita continua a bussare. A offrirci doni. E ci chiede di fidarci. Di riconoscere questi doni come segni di amore e come risposte al coraggio con cui abbiamo attraversato le tempeste. Questo incontro è un invito a sciogliere le resistenze, ad aprire lo sguardo e il cuore, per imparare a ricevere senza paura e a restituire con gratitudine.

Nella tradizione, l’Epifania è il momento della rivelazione. È il sollevarsi di un velo, il manifestarsi di una verità che è sempre stata lì, ma che può emergere solo quando siamo pronti a vederla. È l’invito ad abbandonare la dualità della mente, quella che separa il bello dal brutto, il giusto dallo sbagliato, e ad accogliere la vita per ciò che è: un flusso continuo di esperienza e trasformazione.

L’amore, talvolta, si nasconde dietro forme che la mente fatica a riconoscere. Possiamo giudicarlo come inadeguato, insufficiente, o persino assente. Ma l’amore non si lascia confinare dalle categorie della mente. Per riconoscerlo, serve fede. Fede non come credenza cieca, ma come apertura e disponibilità a percepire oltre ciò che appare.

Questo incontro sarà un viaggio verso la nostra personale epifania: riconoscere ciò che è pronto a manifestarsi, imparare ad accoglierlo senza paura e restituire alla vita ciò che siamo pronti a offrire. Attraverso la meditazione, ci lasceremo guidare in questo processo di apertura e fiducia.

La dualità è un’illusione che la mente crea per sentirsi al sicuro. Ma la vita non è divisa in opposti. Non esiste un punto dove il bello finisce e inizia il brutto, né un confine tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Esiste solo il continuo fluire di ciò che è, di ciò che ci arriva e che possiamo accogliere.

Quando togliamo i veli e lasciamo andare i giudizi, scopriamo che ogni esperienza porta con sé un insegnamento prezioso. Aprirsi significa lasciarsi attraversare dalla bellezza di ciò che ci viene offerto, riconoscendo in essa un segno di amore e abbondanza.

Ricevere diventa un atto di fiducia. Restituire, un gesto d’amore. In questo equilibrio sacro, impariamo a fluire con la vita, ad abitarla senza resistenze, con presenza e gratitudine.